Cos’è il naturismo?

Molti forse possono confondere naturismo e nudismo, perché la prima cosa che viene in mente è la pratica della nudità, che in effetti accomuna questi due ‘stili di vita’, ma che viene però intesa in due modi diversi. In effetti, chi pratica nudismo lo fa quasi sempre in località turistiche (prevalentemente quelle balneari), e non vi associa nessun ‘pensiero filosofico’ in particolare, i naturisti invece esprimono attraverso la nudità un ideale di vita concreto, ovvero il rispetto dell’ambiente, delle persone, e di tutti gli esseri viventi in generale.

E quale modo più naturale e meno ‘contaminato’ della nudità per esprimere tale pensiero filosofico? Ecco, questo è il vero pensiero naturista, un qualcosa che va ben oltre il semplice atto di denudarsi per godersi la bella giornata di sole e prendere la tintarella integrale, un movimento culturale che promuove il rispetto verso la natura e l’ambiente, le persone e gli esseri viventi in generale, uno stile di vita basato su alimentazione sana e genuina, vita all’aperto, e contatto con la natura.

Viaggio nelle città europee più trasgressive

‘Ogni mondo è paese’, recitava un vecchio detto popolare, ed probabilmente è meglio così, altrimenti la vita sarebbe troppo monotona; per questo è sempre bello viaggiare, esplorare, conoscere, immedesimarsi nelle tradizioni del posto che si va a visitare, altrimenti quali sarebbero le cose belle della vita? Oltretutto, chi ha la possibilità di potersi permettere di tanto in tanto un bel viaggetto per staccare un po' la spina dalla routine quotidiana, non è detto che debba per forza scegliere mete turistiche di mare o di montagna, potrebbe anche decidere di voler fare una vacanza un po' più particolare, bizzarra, magari addirittura trasgressiva.

Sono specialmente i maschietti quelli che si muovono alla scoperta di paradisi erotici, ma di tanto in tanto anche le femminucce non disdegnano farsi una scappatella, anche se bisogna dire che sono in netta minoranza; nazioni come Germania, Olanda, Svizzera, Malta possono considerarsi un po' più ‘libertine’ rispetto ad altre colleghe europee, ed è lì che si concentra buona parte dei turisti sessuali europei, anche se il ‘mercato del sesso’ esiste un po' dovunque.

Il magico mondo dei Bonsai

Certamente tutti abbiamo visto almeno una volta nella vita un bonsai, i più fortunati magari dal vivo, quelli che non ci sono riusciti…probabilmente alla tv, o in fotografia; il bonsai (dal giapponese bon=bacinella, e sai=piantare) è un albero in miniatura che viene opportunamente trattato affinché rimanga nano per tutta la vita, un misto tra natura ed arte che visto da vicino riesce a trasmettere una certa emozione, oltre ovviamente alla sua indiscutibile particolarità e bellezza.

Con il termine bonsai non si vuole soltanto indicare l’albero nano in se e per sé, ma anche quella che è una tecnica artistica molto complessa che racchiude in se conoscimenti di botanica, estetica, ed una particolare specializzazione in quella che viene considerata un’arte all’interno dell’arte, ovvero la bonsaistica. Si tratta in realtà di una tecnica nata in Cina e poi modificata in Giappone che consiste in pratica nel coltivare piante dando loro una forma, ‘instradando’ in parole povere la pianta o l’albero in questione verso un processo di crescita per certi versi differente da quello normale.

Come nacque il Regno delle due Sicilie?

Già dal 1734, la dinastia dei Borbone regnava sui territori del Sud Italia e la Sicilia, tenendo però ben separate le due cose, ovvero il Regno di Napoli ed il Regno di Sicilia; fu soltanto più di ottant’anni dopo che Re Ferdinando decise di unificare i due reami e di fonderli in un’unica entità, ovvero il Regno delle due Sicilie. In un primo momento fu scelta Palermo come capitale, poi dopo appena un anno fu spostata a Napoli.

Era esattamente l’8 Dicembre del 1816 quando il Re Ferdinando di Borbone scrisse il primo statuto del regno, La Legge Fondamentale del Regno delle Due Sicilie; per dare all’evento un deciso tono solenne fu proprio il Re a compiere il primo gesto simbolico, abbandonando il nome di Ferdinando IV di Napoli e quello di Ferdinando III di Sicilia per assumere quello di Ferdinando I delle Due Sicilie, atto che alla nobiltà siciliana non piacque molto in quanto aveva concesso al sovrano dei privilegi speciali, ovviamente annullati dopo questo gesto.

Il mondo della prostituzione a Roma dalle antichità ad oggi

Se quello della meretrice, o prostituta che dir si voglia, viene definito ‘il mestiere più vecchio del mondo’, e se il primo peccato è stato quello di Adamo ed Eva, un motivo ci sarà pure; è un fatto certo quindi che da che mondo è mondo quella di proporre il proprio corpo in cambio di denaro o, come a volte succedeva anticamente, ricevendo in cambio beni materiali di ogni genere, è un’attività che si è sempre praticata nel corso dei secoli.

Certo fa un po' effetto vedere come siano cambiati i modi di prostituirsi a Roma nel corso della storia; un tempo era unicamente la strada il sistema che le prostitute utilizzavano per procacciarsi clienti, poi poco a poco tutto si è evoluto col passo dei tempi, e così come tutte le attività si sono sviluppate aggiornando metodi e tecniche, anche le prostitute hanno iniziato a farlo. Prima i ‘lupanari’, poi i bordelli, poi le case d’appuntamento ed i centri massaggi, ed oggi internet; e già, perché oggi una prostituta romana non deve fare altro che promozionare i suoi servizi in bacheca incontri di escort Roma di un portale specializzato ed il gioco è fatto, saranno i clienti a cercare loro.

Le isole Pontine, un viaggio da sogno nel mare più blu

Succede sempre più spesso di incontrare conoscenti o amici che ci raccontano delle loro indimenticabili vacanze trascorse in posti incredibili in giro per il mondo, a contatto con la natura più incontaminata e selvaggia, ed immersi in un mare blu dove l’acqua è così trasparente che si può vedere il fondale anche senza usare la maschera da sub; poi quando ci dicono che hanno dovuto fare un viaggio di circa 12 ore ed 8.000 km per raggiungerli e che, tra andata e ritorno, hanno consumato due dei sette giorni di vacanza che avevano a disposizione la domanda ci sorge spontanea: ne valeva davvero la pena?

Certo viaggiare per conoscere altre zone del mondo che probabilmente non avremo più occasione di vedere in futuro è un’opportunità alla quale non bisogna mai rinunciare se si ha la possibilità di farlo, specie se la vacanza prefissata è di carattere culturale (ovviamente sempre abbinabile con la nostra atavica voglia di sole e mare). E’ altrettanto vero però che si decide di andare dall’altra parte del pianeta solo ed unicamente alla ricerca di spiagge bianche ed acque azzurre dove oziare per l’intera durata delle nostre vacanze, forse si sta sottovalutando l’incredibile patrimonio di bellezze che possiede l’Italia, specialmente il Sud e le isole.

Basilica di San Marco: uno dei tesori della città di Venezia

La Basilica di San Marco è il più imponente tempio cattolico della città di Venezia, ma sicuramente anche una delle testimonianze più grandi di quella che è stata l’architettura bizantina, specie nel veneto. E’ praticamente impossibile fare un viaggio a Venezia e non fermarsi sbalorditi davanti a questo tempio meraviglioso, anche perché, essendo situato in una delle zone più centrali del complesso intreccio di canali che costituisce la città, è proprio impossibile che passi inosservato.

Oggi giorno la Basilica di San Marco funge praticamente anche da Cattedrale di Venezia, ma in precedenza fu anche utilizzata come cappella personale dal Duce e della sua famiglia, che vi accedevano direttamente dall’attiguo Palazzo Ducale, senza quindi neppure toccare il suolo pubblico. Col passare dei secoli, e grazie al contributo dei più ricchi mercanti di Venezia che effettuavano versamenti volontari per abbellirla e migliorarla costantemente, questa già bellissima basilica ha acquistato sempre più splendore, fino a diventare il gioiello che è oggi.

Le Azzorre: un arcipelago con un patrimonio naturale unico

La regione autonoma delle Azzorre è costituita da un agglomerato di 9 isole appartenenti al Portogallo situato a circa 1500 km ad ovest di Lisbona in mezzo all’Oceano Atlantico; questo arcipelago, insieme con le isole Canarie, Capo Verde, Madeira e le Isole Selvagge forma a sua volta parte di un ‘poli arcipelago’ denominato ‘Macaronesia’ che si estende dall’Atlantico Nord fino alle coste dell’Africa.

Politicamente fanno parte dell’Unione Europea in qualità di ‘Regione ultraperiferica’, ma in realtà sono autonome politicamente ed amministrativamente, avendo un proprio Statuto e di un proprio governo; le Azzorre rappresentano inoltre uno di quei pochi casi in cui il ruolo di capitale è condiviso da più città, in questo caso le città di Ponta Delgada, Horta, e Angra do Heroismo.

Le isole sono completamente di origine vulcanica e quindi caratterizzate dalla costante presenza di cratèri e coni vulcanici, ed il contrasto meraviglioso che si crea con il verde della vegetazione che cresce rigogliosa grazie alle condizioni climatiche molto favorevoli, è davvero spettacolare. La flora e la fauna hanno a loro disposizione per poter crescere le migliori condizioni ed una grande biodiversità.

Albero Kiri: potrebbe questa pianta salvare realmente il pianeta?

Gli alberi della famiglia delle ‘Paulowniacee’ come la ‘Paulownia Imperial’, conosciuti anche come ‘Alberi Kiri’, possono raggiungere un’altezza di 20 metri e presentano un fogliame molto frondoso dalla forma abbastanza regolare ‘a coppa’; i rami sono ricoperti da piccole protuberanze chiamate ‘lenticelle’ di colore giallo-rossiccio che, a seconda della loro viscosità, possono aiutarci ad individuare l’età della pianta. Queste piante, oltre ad essere davvero spettacolari, sono dotate di una serie di qualità e caratteristiche naturali che sono recentemente state scoperte e che hanno aperto nuovi orizzonti in prospettiva anche di una riduzione dell’impatto ambientale.

Il suo basso contenuto di resine ed olii, la facile adattabilità a qualsiasi condizione di clima, inclusi ambienti aridi e secchi, il suo alto coefficiente di assorbimento di anidride carbonica (stimato in circa 10 volte quello di una pianta normale) e, non ultima, la sua grande capacità di migliorare la retenzione idrica del suolo, hanno destato crescente interesse verso questa specie.

Giulio Cesare: una delle figure più importanti della storia dell’umanità

Caio Giulio Cesare nacque a Roma in data ancora non ben determinata (le ipotesi più valide dicono il 13 luglio del 101 a.C. o il 12 Luglio del 100 a.C) e morì nella stessa città il 15 Marzo del 44 a.C; sicuramente uno dei personaggi storici di maggior rilievo, Cesare fu militare, console, imperatore ed anche oratore e scrittore, ricoprendo un ruolo fondamentale nella storia del glorioso Impero Romano.

Uomo di grande determinazione ed autorità, Giulio Cesare è da considerare il vero artefice della metamorfosi del sistema di governo romano, avendone promosso la sua transizione da una forma ‘repubblicana’ ad una ‘imperiale’. Seppe sviluppare bene la politica estera espandendo l’Impero con l’annessione della Gallia, invase quelle che già allora erano vere potenze come la Britannia e la Germania, combattè in Egitto, Grecia, Africa, e raggiunse poi l’apice del suo successo con la costituzione del ‘Primo Triumvirato’, un accordo a tre con Gneo Pompeo e Marco Licinio Crasso per la spartizione del potere.